L’amico Mark Allen mi invitò un giorno ad andare con lui in un ristorante di Belgrado dove, per sua esperienza, si mangiavano degli spaghetti alla carbonara semplicemente fantastici. Accettai e mi trovai di fronte ad un disgustoso piatto in cui degli spaghetti stracotti, insieme a qualche pezzetto di pancetta, navigavano in una brodaglia giallastra.
Dovetti spiegare che quella interpretazione non aveva niente a che fare con la carbonara e, a scopo dimostrativo, promisi di andare a casa sua per far vedere in che modo si doveva cucinare la pasta.
Chiesi alle suore della salsa di pomodoro, con l’intenzione di offrire qualcosa di semplice ma gustoso. La cottura andò bene ma la salsa mi tradì, perché era eccessivamente acquosa e, invece di un rosso convinto, riuscì a dare ai piatti soltanto un mesto colore rosato.
Decisi per un secondo tentativo, e questo senza possibilità di errore. A Roma avevo preparato più volte gli spaghetti ai quattro formaggi, avendo sempre un ottimo successo. A Belgrado non potevo contare su formaggi conosciuti, ma ne rimediai comunque quattro e così armato tornai in casa Allen.
Questa volta il disastro avvenne quando cercai di preparare i formaggi, facendoli sciogliere insieme. Tre lo fecero docilmente, ma un quarto si rifiutò decisamente e non solo non si fuse, ma riuscì a inglobare gli altri tre, formando una flaccida palla amorfa. Alla fine, ci spartimmo ciascuno un pezzo di questo amalgama dall’aspetto poco raccomandabile.
Il peggio doveva ancora succedere: una sera, durante la cena in una ambasciata, nel corso della conversazione a tavola dissi qualcosa che suscitò l’attenzione della signora che mi sedeva di fronte, che disse: “Allora sei tu quello della pasta ai quattro formaggi?” Alla mia sorpresa, spiegò che Mark aveva raccontato la storia, che lei aveva trovato molto divertente.
Appena possibile, protestai con Mark per la sua indiscrezione. Ma lui, candidamente, mi confessò che la storia era stata ormai usata più volte: “Quando la conversazione rischia di scadere, racconto questa storia, che ha sempre un grande successo!”.