A casa nostra, il presepio era qualcosa di molto importante: ogni anno, all’avvicinarsi del Natale, tutti gli scatoloni venivano portati nella sala da pranzo, e si cominciava l’impresa di montare la scena della natività, che, in proporzione allo spazio a che avevamo a disposizione, era enorme.
Non so quindi perché, dopo aver visitato un presepio, probabilmente in una chiesa, lo descrissi con una espressione stupita, che qualcuno ancora ricorda. Per me, anche questo è piuttosto un episodio che ricordo attraverso la memoria di altri.
Tornando quindi dalla visita, la mia descrizione fu: “C’era Gesù Bambino a giagia e la Madonnina a spindolo”.
Quanto ad “a giagia”, si tratta dell’espressione dialettale per indicare qualcuno che è adagiato. Per “a spindolo”, si potrebbe risalire a “penzoloni”, che in dialetto diventa “a spindulόn”. Probabilmente, avevo fatto uno sforzo per italianizzare il termine, anche se è difficile capire questa descrizione in riferimento alla Madonna che, probabilmente, era rappresentata in ginocchio.