Le montagne dell’Antico Testamento
Introduzione
La Chiesa ci chiede di leggere la Bibbia con un’insistenza sempre maggiore e urgente. Ancora oggi, nonostante la facilità con la quale il Libro Sacro può essere posseduto, per molti cristiani, e soprattutto per molti cattolici, la Bibbia resta qualcosa di sconosciuto o di conosciuto solo attraverso le letture che ascoltiamo durante la liturgia domenicale o quotidiana. Sia ben chiaro: la selezione delle letture che ci sono proposte nella liturgia della Parola è abbondante e molto ben fatta, e ci permette di avere una prima conoscenza della Scrittura, nelle sue parti più significative. Ma il contatto diretto e costante è un’altra cosa.
Tutti, o quasi tutti, abbiamo un esemplare della Bibbia in casa. Ma quanti di noi ne hanno letto qualche pagina negli ultimi giorni o nelle ultime settimane? Sembra che sia ancora vera l’affermazione ironica dello scrittore francese Paul Claudel, il quale diceva che il rispetto dei cattolici per la Bibbia si manifesta soprattutto nel non toccarla affatto.
Il nostro impegno è invece quello di aprire il Libro della Parola di Dio, leggerlo e cercare di capirne il messaggio. Ma la domanda che dobbiamo porci subito è questa: con quale metodo possiamo affrontare la lettura di un libro che, in realtà, è una collezione di libri, molto diversi tra di loro, per epoca di composizione, per stile e per finalità? Né possiamo nasconderci il fatto che stiamo parlando di un libro molto voluminoso e complesso.
Il primo metodo potrebbe essere quello di aprire il libro e cominciare a leggerlo dalla prima pagina, con la speranza di arrivare, un giorno, fino all’ultima. Con qualche accorgimento, questo è possibile, ma non è facile, perché c’è il rischio di stancarsi e di perdersi, tra le tante cose che si leggono, e che non sono sempre facili e comprensibili, ed hanno continuamente bisogno di essere introdotte e spiegate.
Il secondo metodo è più facile, ma anche per esso c’è bisogno di una guida e di una costante verifica di quanto si legge e si comprende. Si tratta di una lettura che potremmo chiamare “trasversale” della Bibbia, e che va attraverso le due parti nelle quali è diviso: l’Antico Testamento e il Nuovo Testamento, seguendo l’evoluzione di alcuni atteggiamenti di Dio, nel suo rapporto con l’umanità.
La lettura trasversale segue le linee di sviluppo della storia sacra, i temi che vengono trattati dall’uno all’altro Testamento, completandosi e spiegandosi a vicenda. Parlo di grandi temi come la paternità di Dio, Dio che nutre il suo popolo, Dio che libera il suo popolo e lo purifica; temi come l’acqua, il sangue, il pane, il fuoco, il pellegrinaggio, il sacrificio, la vocazione, il peccato e la conversione, la malattia e la guarigione, la guerra e la pace, l’amicizia e l’ostilità. Potremmo continuare con tanti altri esempi, ma per ora sono sufficienti questi a cui abbiamo accennato.
In questa serie di riflessioni, guarderemo alle montagne che sono presenti nella Bibbia. Identifichiamo quindi alcune montagne che si incontrano nel Vecchio Testamento e altre nel Nuovo Testamento: luoghi menzionati più volte e importanti, perché in essi si sono svolti eventi fondamentali nella storia del Popolo di Dio. Luoghi quindi che non ci interessano dal punto di vista geografico ma come punti di incontro tra Dio e il suo Popolo.
Le montagne A.T.:
Le montagne del Nuovo Testamento
Introduzione
Continuiamo a salire sui monti che sono ricordati nella Bibbia. Ne abbiamo visti alcuni nell’Antico Testamento, ora rivolgiamo la nostra attenzione a quelli del Nuovo Testamento.
Un scelta di temi come questa ci aiuta nelle conoscenza della Sacra Scrittura, che leggiamo così in modo trasversale. Se vogliamo mantenere l’impegno di avere a nostra disposizione il libro della Bibbia, di prenderlo per mano, di aprirlo e di leggerlo, dobbiamo avere un metodo che ci permetta di orientarci in un testo molto ampio.
Conosciamo già una buona quantità di brani, dato che ogni domenica, nella celebrazione eucaristica, ci è offerta una selezione di letture, ampia e ben fatta. Ma se vogliamo approfondire la conoscenza, sarebbe molto rischioso iniziare una lettura intera, partendo dalla prima pagina e sperando di arrivare, un giorno, all’ultima. Il rischio è che ben presto ci si scoraggi e si lasci perdere tutto.
Molto più utile, anche se avrà bisogno di una guida, è la lettura che chiamo “trasversale”, seguendo alcune linee di sviluppo, cicli di argomenti che sono trattati nell’Antico Testamento e quindi nel Nuovo, e che ci permettono di conoscere lo sviluppo di una trattazione e quindi il cammino che si è compiuto nella storia della salvezza.
Alcuni esempi di temi che ritroviamo continuamente nella Scrittura: la preghiera, l’amore, l’offerta del sacrificio, il pane, l’acqua, il sangue, la purificazione, il perdono, il cammino, la tentazione, la maternità, la liberazione. Potremmo continuare, ma questi primi bastano per darci l’idea di come si potrebbe agire.
Tra questi punti di riferimento, troviamo anche i monti, luoghi importanti per eventi importanti. Ne abbiamo visti cinque, dall’Antico Testamento. Ora ci rivolgiamo al Nuovo e ne troviamo altri, non così geograficamente significativi, dato che alcuni sono soltanto colline o addirittura rocce. Ma la loro importanza è immensa, perché non servono tanto per favorire la nostra salita verso Dio, ma piuttosto permettono la discesa di Dio, in Gesù Cristo, verso di noi.
Le montagne N.T.: