Settembre – Ottobre 2008
Sono del parere che le tradizioni devono essere rispettate. Per una volta, però, mi sono opposto in ogni modo ad una parte di tradizione, che non mi sembrava giustificata. Vi spiego di cosa si tratta. In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), la Chiesa Italiana offre in dono alla Chiesa che ospita l’evento una copia del Crocifisso di San Damiano, quello, per intenderci, che parlò a San Francesco e lo invitò a restaurare la sua Chiesa; ed una copia della Madonna di Loreto. Così è stato in Germania e prima ancora in Canada. Non potrebbero esserci dei segni più significativi di questi, che portano il ricordo di due luoghi che sono veri punti di riferimento della nostra fede: Assisi e Loreto.
Quello che non mi convinceva era la richiesta che il Prelato di Loreto fosse a Sydney, per accompagnare e quindi consegnare la statua. Sapevo già che l’incontro era importante ma il viaggio sembrava troppo lungo, e in quel tempo arrivavano a Loreto alcuni pellegrinaggi che avrei voluto ricevere e servire personalmente. In tutta sincerità, avrei preferito restare presso la Santa Casa, a fare il mio lavoro. Ma fu giocoforza andare, anche se di mala voglia.
Come capita spesso, una volta che sono arrivato a Sydney ed ho vissuto insieme con tanti altri Vescovi giunti da diverse parti del mondo l’esperienza dell’incontro, ho dovuto cambiare parere. Valeva la pena di esserci e di prendervi parte. Di questo, potrete leggere qualcosa di più specifico nell’Inserto Giovani, al centro del “Messaggio”. E, naturalmente, valeva la pena di accompagnare l’immagine della nostra Vergine Lauretana nella Cattedrale di Sydney, dove, al termine di una solenne celebrazione eucaristica presieduta del Cardinale Pell, Arcivescovo di quella diocesi, la statua, portata a spalla dai nostri giovani, è stata consegnata ai cattolici australiani.
Nel corso della visita, ho avuto la conferma di un vincolo speciale che esiste tra la Chiesa Australiana e il Santuario di Loreto. Nel XIX secolo, una giovane donna australiana, Maria Elena McKillop, fondò una congregazione di suore, che dovevano dedicarsi alla carità verso i poveri, prendendo cura in modo speciale dei bambini poveri e abbandonati. Ce n’erano allora molti, in quella nazione che stava appena formandosi dopo un inizio di miseria umiliante. L’Australia era stata popolata con persone indesiderate nel vecchio continente: carcerati, ribelli, disadattati, debitori abituali. Era, insomma, una specie di pattumiera dell’Impero Britannico. Da qualche parte si vuol nascondere la spazzatura infilandola sotto il tappeto. In quei tempi, i britannici di disfacevano di quella che consideravano la “spazzatura umana”, mandandola in Australia.
Nel processo di crescita, la nuova fondazione religiosa incontrò difficoltà, e Maria Elena, che aveva preso il nome di Maria della Croce, dovette intraprendere un viaggio a Roma per presentare direttamente al Papa la sua richiesta di approvazione. Stando in Italia, Maria si recò in pellegrinaggio in alcuni luoghi privilegiati di Europa, e venne anche a Loreto, dove trovò conforto e nuova energia spirituale. Fu poi Leone XIII a dare la definitiva approvazione all’istituto delle Suore di San Giuseppe del S. Cuore di Gesù. Alla sua morte, Maria McKillop lasciò il ricordo di una vita esemplare, tutta donata ai fratelli. Per questo la sua santità fu riconosciuta dalla Chiesa che, nel 1995 la dichiarò Beata. Ora, che la commissione medica sta esaminando un miracolo operato per l’intercessione della Beata, pare vicina la data della sua canonizzazione e, per quella circostanza, ho promesso ai cattolici di Sydney che, in Piazza San Pietro, ci sarà anche una rappresentanza di fedeli provenienti dalla Prelatura di Loreto.
E parlando di rappresentanze, vorrei fin da ora lanciare una sfida ai nostri ragazzi: a Sydney Loreto era presente con quattro giovani e un Vescovo. I quattro erano certamente validi e bravi, ma erano pur sempre solo quattro. La prossima GMG sarà a Madrid, in Spagna: una meta più vicina, e quindi con meno difficoltà e meno spese per il viaggio. Sarebbe bello avere a Madrid una presenza sostanziosa di giovani loretani, insieme con il loro Vescovo, che questa volta verrebbe non di mala voglia, per accompagnare la Madonna di Loreto, giovane tra i giovani e modello di ogni giovane che voglia seguire le orme di Gesù, suo Figlio, nostro Maestro e Salvatore