La direttrice esecutiva di Habitat

Quando la mia posizione come Rappresentante della Santa Sede presso le due agenzie dell’ONU a Nairobi era stata finalmente definita, con il ruolo di Osservatore Permanente, mi recai nell’ufficio della Direttrice Esecutiva di Habitat per la presentazione delle credenziali e dare inizio quindi alla mia missione in maniera ufficiale. Non sono sicuro del modo in cui il suo nome debba essere scritto, ma il suono era più o meno questo: Tibayjuka.

La Signora era cittadina della Tanzania, era vedova, ma manteneva il cognome di suo marito, e non accettava che ci si riferisse a lei come Ms, ma insisteva per il classico Mrs.

Sapevo che era cattolica praticante. Quando avevamo terminato la parte formale dell’incontro, mi chiese di benedire la sua corona del Rosario. Naturalmente accettai di farlo, e le chiesi, scherzando, se sapeva come usarla. La sua risposta fu immediata: “Se la tengo nella mia borsa anche quando vengo in ufficio, vuol dire che so cosa farci, ed ho tanto bisogno di farlo spesso!”