Il Nunzio e l’inglese

Questo episodio non riguarda me, ma uno dei miei predecessori, e mi è stato raccontato da una suora che lavorava nella missione di Kacheliba.  Il 12 giugno 2001, mi ero recato lì per inaugurare un generatore di corrente, acquistato con una parte dei soldi lasciati in eredità da Mons. Sartorelli. Descriverò questa sua iniziativa in un articolo seguente.

Nella circostanza dell’inaugurazione, che si svolse nel campus del collegio che riceveva il dono, celebrai la Santa Messa e quindi presi parte ai festeggiamenti abituali, con canti, balli e discorsi. Il tutto animato dagli studenti del collegio, ragazzi e ragazze, che resero la circostanza molto piacevole.

Un buon numero di anni prima, uno dei miei predecessori aveva visitato il collegio. Alla celebrazione era presente tutta la popolazione locale e quindi, nel rivolgersi alla folla, il Nunzio aveva parlato in inglese, mentre un giovane studente gli faceva da interprete nella lingua locale.

A quanto pare, il Nunzio parlava l’inglese con qualche difficoltà e quindi andava avanti con piccole frasi, che il ragazzo traduceva fedelmente. Nel cercare di dire qualche altra cosa, il poveretto girò ancora attorno agli stessi concetti, usando le poche parole che ricordava, ma ripeté, più o meno, i concetti espressi nella frase precedente. E il traduttore, senza fare una piega, disse: “Ha ripetuto quello che aveva detto prima!”

Studenti a Kacheliba