Quando, il 16 agosto, arrivai a Termoli e scesi dal treno, pensando di dover prendere la coincidenza per Larino, trovai delle persone che mi aspettavano e che, da parte del Vescovo, mi dissero che avrei dovuto fermarmi in una località vicina, Campomarino, per fare, solo per alcuni giorni, da assistente a un gruppo di ragazzini del pre-seminario di Larino.
Si trattava di bambini che, avendo manifestato qualche aspirazione verso il sacerdozio, erano seguiti con particolare attenzione, nella speranza che la loro spontanea tendenza potesse trasformarsi a suo tempo in una decisione precisa.
Per tre giorni, sono rimasto in quella località, celebrando Messa e seguendo i ragazzini in spiaggia. Come era allora ovvio, portavo la veste anche vicino al mare e non ho mai toccato l’acqua.
In compenso, il contatto con i bambini e con quei genitori che li avevano accompagnati era piacevole. Non mi sembra di aver combinato gran ché, ma quella è stata l’unica occasione, nel poco tempo trascorso in diocesi di Larino, della quale ho potuto conservare qualche immagine.
Quanto poi ai possibili candidati, dopo di allora non ho avuto nessuna informazione che mi facesse capire se qualcuno di loro ha avuto la grazia di diventare sacerdote.