In cammino con Maria per incontrare Gesù

Stefano Vita, “In cammino con Maria per incontrare Gesù”, Edizioni Santa Casa, 2010.

PREFAZIONE

Non sappiamo chi sia stato il fedele cristiano, che per primo ha pensato di mettere la preghiera recitata insieme con la meditazione dei momenti più importanti della vita di Gesù. E neppure sappiamo a chi sia venuto in mente di aiutare la ripetizione delle preghiere con quello strumento che, nel tempo, ha preso il nome di “corona del rosario”, perché è una vera ghirlanda di rose offerta a Dio. Nel rosario è impegnata la persona intera, e mentre la mente contempla i misteri, la bocca ripete le lodi e le dita fanno scorrere i grani.

            La preghiera del rosario è, senza dubbio, la più cara al popolo cristiano e la più diffusa in ogni parte del mondo. Essa trova a Loreto uno spontaneo punto di riferimento, perché proprio tra le pareti della casa di Nazaret, ora venerate qui, ha avuto inizio il cammino della salvezza dell’umanità, con l’incarnazione del Figlio di Dio nel seno purissimo di Maria.

            Questo volumetto, amorosamente composto da P. Stefano Vita, FFB, è un sussidio messo a disposizione di tutti coloro che vogliono offrire la loro preghiera a Dio, riflettendo sulla vita di Cristo e facendosi accompagnare dalla presenza materna di Maria, la Madre del Signore e Madre nostra.      

In esso, i testi biblici sono commentati con un linguaggio sobrio ed efficace, in modo che possiamo tutti trarne gli spunti necessari per approfondire la nostra conoscenza e arricchire il nostro affetto verso Dio Padre. Il rosario ci appare così nella sua completezza, come preghiera cristologica e mariana, biblica e teologica; preghiera che impegna la persona intera, perché la diciamo con la bocca, la pensiamo con la mente e l’accompagniamo con il gesto; preghiera che ogni cristiano può recitare, dal Vescovo di Roma all’ultimo fedele appena iniziato ai misteri della salvezza; preghiera che possiamo regalare a chi è nel bisogno e che possiamo dire anche nei momenti di stanchezza e di debolezza. 

            Nel pubblicare questo testo, che parte dal Santuario Lauretano ed è ispirato dalle tre pareti della Santa Casa, è nostro desiderio che esso diventi un utile strumento per offrire a tanti la possibilità di capire meglio il Rosario e di pregare bene. Ci auguriamo che le parole dell’“Ave Maria”, pronunciate dall’Angelo Gabriele, portino a tutti e in ogni luogo il sapore dolce e forte del “sì” di Maria, esempio e modello del nostro pellegrinaggio di fede come discepoli di suo Figlio. E speriamo che, da Loreto, con la preghiera del rosario, sgorghi una nuova effusione di grazia, per irrigare il mondo che ha tante sete dell’amore di Dio.