Il dott. Arista e le prove di voce

Durante il periodo di vacanze nella villa di Roccantica, in Sabina, una settimana era sempre dedicata allo studio di un tema specifico, presentato da esperti in materia. Dopo la pubblicazione della lettera enciclica “Mater et Magistra”, per esempio, venne Monsignor Pietro Pavan a darcene una esauriente presentazione, tanto più significativa, dato che lui stesso era stato il principale redattore del documento.

 Nel 1965, la settimana di studio fu dedicata alla predicazione. Un giorno, era il 24 settembre, venne il Dott. Arista, che era stato per anni istruttore degli annunciatori della RAI. Ci spiegò come si dovrebbe parlare, facendo in modo che ogni sillaba ricevesse la giusta quantità di fiato. La sua esposizione fu molto interessante e ne ho tenuto conto sempre, da allora in avanti.

 Per farci fare l’esperienza di quello che ci aveva insegnato, chiese di avere uno di noi, per provare a leggere una pagina dai Promessi Sposi – La madre di Cecilia. Il primo scelto fu il lettore ufficiale, Franco Proietto, per il quale ci furono alcune lievi correzioni. Per secondo, fui chiamato io. Letta la stessa pagina, ricevetti una imbarazzante quantità di complimenti. Secondo Arista, la mia voce era bellissima e ricca di armonici. Inoltre avevo letto bene, con le pause e le sottolineature al punto giusto. Avrei però dovuto variare di più il tono, privilegiando i toni alti.

 Naturalmente i nostri compagni si scatenarono in applausi e, da allora in avanti, i ricchi armonici della mia voce furono la ragione di costanti prese in giro.